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L'avvocato William Sanchez Aveiga

L'avvocato William Sanchez Aveiga

09/08/2022
Allarme in Ecuador per la campagna di vaccinazione di massa, pronti i ricorsi costituzionali
Redazione OMV News Redazione OMV News
L'avvocato William Sanchez Aveiga è intervenuto, in un video, sulle ultime dichiarazioni del governo ecuadoriano, attraverso il Ministero della Salute, il vicepresidente della repubblica e il capo del COE nazionale, in merito all'avvio di una vasta campagna di vaccinazione di massa con inoculi sperimentali contro il COVID-19. Secondo le autorità, la maggioranza dei cittadini rifiuta di farsi inoculare la terza e la quarta dose, a cui si aggiungono coloro che hanno rifiutato totalmente il vaccino e che si calcolano tra i 5 e i 6 milioni, secondo i dati dello stesso governo. 
Il presidente Lasso ha lanciato, così, una campagna di vaccinazione che verrebbe realizzata attraverso centri vaccinali installati negli istituti scolastici, in caserme militari e di polizia, in aziende private, e attraverso brigate nei diversi quartieri delle città. A tal fine, tra le altre azioni, il vicepresidente della Repubblica avrebbe recentemente firmato un accordo con il settore privato.
Questa campagna del regime di Lasso ha scatenato gli allarmi di un vasto settore della popolazione, in particolare dei genitori, già consapevoli degli effetti dannosi che i cosiddetti "vaccini" provocano frequentemente ai bambini di tutto il mondo, anche con esiti fatali.

La reazione dei lavoratori del settore privato è imprevedibile, ma nel settore pubblico, anche tra la polizia e le truppe militari, c'è enorme preoccupazione, poiché la percentuale di personale in divisa che rifiuta l'inoculazione è alta, indipendentemente dalla marca, perché sono tutti considerati ugualmente pericolosi.

D'altra parte, così come cresce la paura di vaccinarsi, ogni giorno il numero di persone che aderiscono ad organizzazioni sociali che protestano contro le imposizioni del governo. Le autorità non badano alla vita dei cittadini, anche per il pessimo servizio sanitario pubblico, al punto che negli ospedali statali ogni malato deve portare almeno garze e cerotti, per non parlare di altro.

I responsabili sociali, tra cui medici, avvocati, giornalisti, ingegneri e professionisti di vario genere, hanno già messo in guardia il Presidente della Repubblica e altre funzioni dello Stato circa le conseguenze giuridiche che avrebbe la violazione dei diritti umani e costituzionali, per cui alcuni le azioni sono già in corso, nonostante la complicità di alcuni magistrati. Inoltre i media hanno agito con viltà clientelare, tutelando i propri interessi, con il governo come principale inserzionista e fonte di reddito.

Ma, ogni giorno che passa, il pericolo di questi prodotti sperimentali diventa sempre più evidente e, in un futuro non troppo lontano, si stima che la verità verrà pienamente alla luce, sperando che i responsabili siano processati e puniti con tutte le il peso della legge, perché, come diceva il famoso poeta Oracio, la giustizia, anche se cammina zoppicando, raramente nella sua carriera non riesce a raggiungere il criminale.



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